Vincenzo Massari (1935-2017)
Nato a Ragusa nel 1935. Al lavoro come apprendista sin da bambino, meccanico specializzato nelle due ruote, è stato tra i protagonisti della motorizzazione a Ragusa a partire dagli anni Cinquanta.
Nell’intervista ripercorre le tappe della sua carriera professionale di successo e ricorda in particolare l’arrivo degli americani e i difficili anni del secondo dopoguerra.
Vincenzo Massari ha iniziato a lavorare a 6 anni come apprendista nella bottega dello zio, dove si riparavano biciclette, quando il mezzo più comune di trasporto era il carretto. A 14 anni il suo primo investimento, con l’acquisto di un terreno dove sarebbe sorta nel 1954 la sua prima officina per motociclette.
Vincenzo Massari ricorda l’ingresso delle truppe americane a Ragusa e la scoperta delle gomme da masticare e del cioccolato da parte dei bambini. Si intreccia nel ricordo l’assalto ai magazzini militari, non più sorvegliati in quel frangente, da parte della popolazione affamata e la conoscenza con un giovane soldato, figlio di emigrati ragusani, alla ricerca dei parenti. I suoi regali agli zii in farina e zucchero sono divisi con i vicini.
A partire dalla sua lunga esperienza di lavoro artigiano, Vincenzo Massari descrive la progressiva affermazione della motorizzazione a Ragusa. Nel ricordo più antico vi è l’applicazione di un semplice motorino, chiamato “cucciolo”, alle biciclette. I suoi primi clienti erano operai e braccianti, obbligati quotidianamente a lunghi spostamenti che, percorsi a piedi, richiedevano ore di cammino.
Vincenzo Massari ricorda gli anni difficili del secondo dopoguerra e come, dopo l’emigrazione di migliaia di ragusani verso il Venezuela, il Canada e l’Australia, le condizioni di quanti erano rimasti fossero cominciate a migliorare.
Vincenzo Massari ricorda i suoi primi clienti e il loro entusiasmo nell’acquisto di una moto, di norma pagata con cambiali.