Il culto della Madonna di Gulfi
I festeggiamenti per la Madonna di Gulfi hanno inizio ogni anno la domenica in albis, ovvero la prima domenica dopo Pasqua: il simulacro della Madonna viene trasportato a spalla in processione dal santuario di Gulfi alla Chiesa Madre di Chiaramonte (l’accianata). Conclusa la prima giornata, segue il novenario, nove sere di liturgia e preghiera, ciascuna organizzata e patrocinata da una categoria professionale. Dopo nove giorni, il mercoledì, una nuova processione accompagna la discesa della statua nel Santuario di Gulfi (a calata).
Il culto della Madonna di Gulfi è attestato già in un documento del 1383. Nel 1550 gli abitanti di Chiaramonte proclamarono Maria SS., sotto il titolo di Gulfi, Patrona della città, celebrata il 15 agosto. Nel 1643 Filippo IV di Spagna ordinò che in tutte le città del regno, tra cui le città siciliane, fosse omaggiato il culto della Vergine Maria per nove giorni a partire dalla domenica in albis. A Chiaramonte la Madonna di Gulfi fu, dunque, riaffermata Patrona e furono istituite le celebrazioni che, in parte, sopravvivono ancora oggi.
Secondo la tradizione, la statua della Madonna giunta dal mare si era salvata dalla minaccia della distruzione durante la lotta iconoclasta dell’VIII secolo. Più verosimilmente, secondo Federico Guastella autore di Chiaramonte Gulfi - La mia diceria, l'attuale statua fu probabilmente commissionata e scolpita nel XVI secolo.