Oltre al fronte. La Grande Guerra e i paesi iblei

9. La pandemia della spagnola e il racconto di V. Rabito in licenza a Chiaramonte

Perché la spagnola si chiamava spagnola e i rimedi bizzarri a Chiaramonte come in Olanda

Nel settembre 1918, dopo 18 mesi dalla partenza per il fronte, Vincenzo Rabito riuscì a ottenere la sua prima agognata licenza. Giunto a Chiaramonte Gulfi si ritrovò di fronte a quel flagello, giunto probabilmente dagli Stati Uniti, di cui la guerra fu un moltiplicatore: l’influenza spagnola. Si stima che la pandemia, che si pensava ai tempi originatasi in Spagna solo perché i giornali di quel paese non belligerante poterono parlarne, causò in tutto il mondo 5 volte i morti calcolati per i deceduti in guerra. Nel racconto di Rabito si descrivono rimedi bizzarri, come il vino e il fumo. Gli stessi, comunque, di cui vi è testimonianza in varie parti del mondo, anche in quello allora più avanzato.

Documenti letti e commentati sul tema dell’influenza spagnola: