Alessandro D’Amato

Alessandro D’Amato

Nato a Ragusa nel 1977. Dottore di ricerca in Scienze Antropologiche e Analisi dei Mutamenti Culturali, è funzionario demoetnoantropologo presso l’Archivio di Stato di Ragusa. Fra le sue pubblicazioni il saggio «Era la butana Madre Patria…»la cultura popolare nell’autobiografia di Vincenzo Rabito in «Archivio di etnografia» (n. 1-2/2009). Nell’intervista la sua interpretazione dell’opera di Vincenzo Rabito alla luce del concetto di cultura popolare formulato da Antonio Gramsci.

Terra matta è ricco di esemplificazioni del concetto gramsciano di folklore come anche del controverso rapporto delle classi popolari con la religione, fra rituali di sincera devozione e il frequente ricorso alla bestemmia.

Il racconto autobiografico di Rabito documenta, nell’ossessione per il “manciare”, come la carenza di alimentazione fosse un problema costante in guerra come nella vita quotidiana. Ma il cibo, soprattutto quello dei giorni di festa, come per esempio durante il Carnevale, rimanda anche al mondo dei simboli.

Quale senso civico nel comportamento di Vincenzo Rabito? Alcune riflessioni su moralità, appartenenza, antistatalismo e sul cosiddetto voto di scambio.

La dialiettica vita/morte e lotta per la sopravvivenza sono importanti chiavi di lettura di Terra matta.