Sergio D’Angelo
Nato nel 1969 a Chiaramonte Gulfi. Operaio e poeta, ha pubblicato tra l’altro La voce nel vento (2005), Gocce di luce (2006), L’anima mia fra le stelle (2007), L’amore che tutto infiamma (2009), Angoli Introversi (2013), Chiodi e altalene (2022). Dal 2009 è promotore e direttore artistico del Concorso Nazionale di Poesia “Chiaramonte Gulfi -Città dei Musei”. Nell’intervista commenta Terra matta di Vincenzo Rabito: la scoperta del libro, la straordinarietà dell’opera, l’ordinarietà dell’autore e il suo rapporto con la cultura.
Una lingua stupenda e un’opera straordinaria creata da una persona comune.
La lettura di Terra matta è l’occasione per riflettere su come sia profondamente mutato nel corso del Novecento il concetto di infanzia e di giovinezza e sull’incommensurabile distanza tra le esperienze dei ragazzi di oggi e quelle dei coetanei di Rabito.
Sergio D’Angelo sottolinea la capacità di Vincenzo Rabito di interpretare il mondo nonostante la mancanza d’istruzione ed esprime le sue considerazioni sulla mobilità sociale nel confronto tra passato e presente.