Liuzza, le sue sorelle e i pesci rossi di Matisse
Nel racconto della nipote Anna Floridia
E’ una storia tutta al femminile quella che racconta Anna Floridia, storica dell’arte nata a Modica ma attiva a Firenze dove lavora presso la Soprintendenza. Al centro della narrazione è Rosalia (Lia) Assenza, zia dell’autrice, la maggiore di tre sorelle cresciute in una modesta famiglia di artigiani. Liuzza ha un difetto fisico, è leggermente zoppa, e per questo si pensa possa essere svantaggiata nella possibilità di trovare un marito. E’ dunque per una sorta di compensazione per la sorte avversa che le viene consentito di studiare e di frequentare prima le scuole magistrali e poi l’Università a Catania. Ha così inizio una storia di successo e di mobilità sociale, fondata sull’impegno, l’intelligenza e la tenacia. Negli anni Cinquanta la dottoressa Assenza è funzionaria presso l’Ufficio provinciale del lavoro di Ragusa, l’unica donna. Frequenta i salotti e i circoli della buona borghesia, viaggia in Italia e all’estero. Successivamente si trasferisce a Roma per avanzamenti di carriera e quando ritorna in famiglia, a Modica, ha sempre storie interessanti e non ovvie da raccontare che alimentano l’immaginazione e le aspirazioni della giovane nipote. Del resto la funzione di “apripista” l’aveva svolta già con le due sorelle minori, a cui non era stata negata la possibilità di studiare, sebbene non fosse stata precedentemente prevista.
Quello che più colpisce nella lettura fatta da Anna Floridia della storia di emancipazione della zia Liuzza è però ciò che viene annunciato nell’incipit del racconto e spiegato solo alla fine. E’ in un hobby, la fattura di ricami con fili di lana ideata in un modo del tutto innovativo rispetto ai tradizionali “lavori femminili”, che l’autrice riconosce una preziosa e complessa eredità culturale. Si deve forse proprio a quell’hobby l’interesse di Anna per la storia dell’arte, una passione che determinerà la sua vita da adulta, la scelta del corso di studi, del lavoro e della città in cui vivere? Tutto lo lascia supporre.
Anna Floridia, nata nel 1960, è la seconda dei tre figli di Giuseppina Assenza e Rosario Floridia, entrambi maestri elementari. Ha vissuto a Modica fino al 1979, anno in cui si è trasferita a Firenze per frequentare l’Università, dove si è laureata in Storia dell’arte. Impiegata dal 1986 presso il Ministero dei Beni e le attività culturali, è funzionaria storica dell’arte presso la Soprintendenza di Firenze. Oltre alla pubblicazione di vari studi storico-artistici e di storia dell’architettura, nell’ambito del suo lavoro ha condotto ricerche di museologia e ha affrontato tematiche legate alla gestione e valorizzazione dei musei statali fiorentini. Vive a Firenze, è sposata e madre di due ragazzi. È alla sua prima esperienza di scrittura biografica.
Come si cita:
Anna Floridia, Liuzza, le sue sorelle e i pesci rossi di Matisse, in archiviodegliiblei.it, Autobiografie e storie di famiglia, online maggio 2020
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