Storie di omosessualità nell'Italia fascista
Sono numerosi gli enti promotori dell’iniziativa, che comprende una mostra e un convegno, dedicata a un tema di storia con significative implicazioni anche per il nostro presente, intitolata Storie di omosessualità nell’Italia fascista.
Sia la mostra che il convegno saranno ospitati nei locali del Consorzio Universitario Ibleo, all’ex distretto Militare di Ragusa Ibla.
La mostra resterà aperta per un mese, a partire dal pomeriggio del 25 ottobre, mentre il convegno si svolgerà il 27 ottobre dalle ore 15,30 alle ore 18,30. Promuovono l’iniziativa, che ha il patrocinio dell’AIPH- Associazione Italiana di Public History, l’università di Catania – SDS Lingue e letterature straniere Ragusa, il Consorzio Universitario Ibleo, l’Archivio degli Iblei, Agedo Ragusa, Agedo Torino, Cliomedia Officina. Quello ragusano è il primo allestimento della mostra itinerante, intitolata Adelmo e gli altri. Confinati omosessuali nel Materano, dopo l’inaugurazione di Torino dello scorso maggio. Altre tappe sono previste in varie città italiane. Curatore della mostra è il prof. Cristoforo Magistro, che con pazienza e passione si è immerso nelle carte dell’Archivio di Stato di Matera ricostruendo la storia di tanti uomini, soprattutto giovani, mandati al confino in quanto omosessuali, pericolosi per l’ordine sociale e in contrasto con l’immagine del regime e con il mito dell’“uomo nuovo”, l’italiano virile e combattente. La mostra torinese è stata sostenuta da Agedo Torino, l’Associazione di genitori, parenti e amici di giovani LGBT, con il contributo della Città di Torino, dell’Istoreto, dell’Aned e di numerose associazioni culturali. L’idea di Chiara Ottaviano (Archivio degli Iblei e Cliomedia Officina) e Anna Battaglia (Agedo Ragusa) di portare la stessa mostra a Ragusa, prendendo occasione per una riflessione storica sul tema che in Sicilia ha avuto aspetti peculiari, è stata accolta con vivo interesse dal Prof. Santo Burgio (presidente SDS Lingue e letterature straniere Ragusa, Università di Catania) e dall’Avv. Cesare Borrometi (presidente Consorzio Universitario Ibleo). “Avevo sempre pensato all’istituto del confino fascista come sopruso e violenza nei confronti di chi si opponeva politicamente al regime: uomini e donne, intellettuali, dirigenti o anche semplici militanti di sinistra” spiega Chiara
Ottaviano. “E invece mi sono trovata di fronte alle biografie di ragazzi discriminati per il loro orientamento sessuale. Adelmo, che dà il titolo alla mostra, aveva appena 18 anni. Ho capito che occuparsi di questa vicenda non significava dimostrare interesse per la ‘storia di una minoranza’ quanto piuttosto comprendere come le discriminazioni di genere siano un’efficace lente di ingrandimento per capire più profondamente alcune strutture portanti dei regimi totalitari. Anche nell’Italia repubblicana, conquistati i diritti politici, non sono finite le discriminazioni di genere”.
Di grande interesse sono le relazioni al convegno. L’antropologo Mario Bolognari dell’Università di Messina, autore di I ragazzi di Von Gloeden. Poetiche omosessuali e rappresentazioni dell’erotismo siciliano tra Ottocento e Novecento (Città del Sole 2012), insisterà sul caso della “mitica Taormina” a partire da una complessa vicenda giudiziaria degli anni Trenta; lo storico Lorenzo Benadusi dell’Università di Roma, approfondirà alcuni aspetti dell’importante volume di cui è autore, Il nemico dell’uomo nuovo. L’omosessualità nell’esperimento totalitario fascista (Feltrinelli 2005); Cristoforo Magistro allargherà lo sguardo sulle storie di ragazzi omosessuali inviati al confino di Matera, fra cui anche quella tristissima di un ragazzo proveniente dalla nostra provincia.
Alla fine del Convegno è prevista la visita alla mostra guidata dal curatore.