Tradizioni popolari
E lui mi ha detto: – Quale libiro haie letto? – E io ci ho detto: – Il libro dell’Opera dei pupe della storia dei palatine di Francia, e il libro del Querino il Meschino
Chiaramonte Gulfi è la patria di Serafino Amabile Guastella, l’intellettuale ottocentesco che può essere considerato uno dei precursori dell’etnografia moderna, avendo studiato gli usi, i costumi e le credenze legate alle misere condizioni di vita del mondo contadino dell’antica contea di Modica.
Fanno parte delle tradizioni popolari: feste, racconti e favole, musiche, canti e balli, riti e credenze, opere letterarie tramandate oralmente, il teatro delle marionette e dei pupi in Siclia, i cantastorie e altro ancora.
Tra le forme di narrazione orale che si tramandavano di generazione in generazione, ci sono anche i proverbi, gli scioglilingua e gli indovinelli (i “miniminagghi” negli Iblei), con cui ci si intratteneva nei giorni di festa e nelle serate trascorse in famiglia e con gli amici. La soluzione di molti “miniminagghi”, per noi oggi in molti casi di difficile comprensione, rimanda a un universo di saperi e conoscenze in gran parte dimenticato.