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Coniugi Occhipinti Farina

Coniugi Occhipinti Farina

Vito Occhipinti (Chiaramonte 1939) e Maria Farina (Monterosso 1945) si sono sposati nel 1965. Vito, dopo aver lavorato come camionista, ha svolto successivamente l’attività di allevatore. Nella loro testimonianza il racconto della vita quotidiana fatta di privazioni e di povertà e la grande delusione di Maria per non aver potuto proseguire negli studi. Negli anni Sessanta e soprattutto Settanta arrivano i consumi. Molto vivo il ricordo di eventi mediatici come il tradizionale festival di San Remo e lo straordinario sbarco sulla luna.
Testimonianza raccolta da Giuseppe Bertucci 

Durante la seconda guerra mondiale Vito Occhipinti era solo un bambino. Ricorda i bombardamenti e la grotta dove la famiglia trovava rifugio.

Il racconto di un desiderio e, al tempo stesso, di una grande delusione. Prima fu la distanza da casa a impedire a Maria Farina di frequentare regolarmente la scuola elementare, poi le difficoltà nell’andare in collegio in un’altra città. Il desiderio era così forte che la testimone sarebbe stata disposta a farsi passare come aspirante suora pur di continuare gli studi.

Il racconto dell’acquisto della prima automobile nel 1957, una Balilla di seconda mano.

L’accordo fra le famiglie era la condizione necessaria perché due giovani potessero frequentarsi. Prima del fidanzamento ufficiale c’era solo uno scambio di sguardi.

Secondo consuetudine, una settimana prima delle nozze la madre della sposa doveva consegnare ai consuoceri un certo numero di pezzi di biancheria, come dote concordata. Maria Farina ricorda il caso della cugina che rischiò di mandare a monte il matrimonio perché, al momento della consegna della biancheria, i suoceri si accorsero che mancava una coperta.

Sposi nel 1965, i coniugi Occhipinti sono orgogliosi di avere innovato una tradizione, secondo la quale sarebbero dovuti rimanere chiusi in casa per qualche giorno, ricevendo le visite dei parenti. Scelsero invece di fare il viaggio di nozze.

Il viaggio di nozze fino a Reggio Calabria, con una 500 decappottabile presa in affitto, durò quattro giorni.

Il lavoro di camionista comportava un lungo orario di lavoro e, soprattutto, la prolungata assenza da casa. Con l’acquisto di quattro mucche iniziò l’attività di allevatore, scelta fortemente appoggiata dalla moglie.

La casa in campagna dei coniugi Occhipinti fu raggiunta dalla rete elettrica solo nel 1990. In precedenza, l’uso degli elettrodomestici e dell’energia per l’illuminazione era reso possibile grazie all’impiego di un gruppo elettrogeno acquistato per il funzionamento di una mungitrice. Nei ricordi i dettagli del menage domestico orientati al risparmio dell’energia elettrica.

Il festival di San Remo era vissuto come un evento che coinvolgeva tutta la comunità. Si ricorda in particolare come, essendo la casa non collegata alla rete elettrica, si usasse la batteria dell’automobile per il funzionamento del televisore. L’altro evento straordinario legato all’uso della televisione fu lo sbarco sulla luna.

Da ragazzi, la passione per la musica e il ballo. Il ricordo è di lunghe strade percorse a piedi di notte per raggiungere i luoghi dove si suonava.

I ricordi della mietitura nel mese di giugno: le invocazioni e le preghiere a San Giovanni.