La voglia di cominciare a fare “a,i,u”
Chiaramonte 1916. (p. 15)
Così io, quanto vedeva il libro di mia sorella che antava alla scuola, mi veneva la voglia di cominciare a fare «a, i, u». Quinte, cercava di amparareme qualche vocale e li numira. E così, piano piano, quanto una volta ho fatto un nume di ummio compagno di lavoro che si chiamava Vivera, e io, quanto sono stato capace affare «Vivera», mi ha parsso che avesse preso il terno! E così, piano piano, senza esserre prodetto di nesuno, fra poche mese mi sono imparato a capire cosa vol dire la scuola e conoscire li numira.
E così, leceva il ciornale, e così cominciaie a capire quanto soldate morevino nella querra, che più va, più aspra si faceva la querra.