Storie di Famiglia

Il sottotenente Emanuele Cascone “volontario del Lager”

Nei racconti della figlia Gianna Cascone

Emanuele Cascone (Ragusa, 1921– Livorno, 2014) fu uno dei 650.000 soldati italiani prigionieri nei campi di internamento nazisti che scelsero la prigionia piuttosto che aderire alla R.S.I., la Repubblica Sociale Italiana di Mussolini, nota anche come Repubblica di Salò. Per questo furono chiamati “volontari del Lager”. La definizione “volontari del lager” fu utilizzata per la prima volta da Giovannino Guareschi (il creatore dei personaggi di Don Camillo e del sindaco Peppone), che era stato durante la guerra sottotenente d’artiglieria internato a Czestochowa, Benjaminowo, Sandbostel e Wietzendorf. L’espressione compare nel suo Diario clandestino 1943-1945, Rizzoli, Milano 1949.
A raccontare la storia di Emanuele, trasferitosi in Toscana e spesso a Ragusa per ritrovare il fratello Andrea, parroco di Santa Maria delle Scale, è la figlia Gianna.
Gianna è una geologa, vive in Toscana dove è nata, ma il suo legame con la città del padre è rimasto molto forte.  Oggi il suo desiderio è quello di riuscire a incontrare quanti possano condividere l’obiettivo di conservare e fare vivere la memoria degli IMI (Internati Militari Italiani) originari della provincia di Ragusa come suo padre.
Nelle sue pagine è il ricordo delle conversazioni avute da bambina sull’esperienza della prigionia. Le domande erano quanto mai semplici, riguardavano gli aspetti più ordinari della vita quotidiana; le risposte sulla fame, il freddo, le latrine non sono mai state dimenticate.
Arricchiscono il percorso: l’album della famiglia Cascone, documenti di Emanuele Cascone relativi agli anni della guerra, le note biografiche di Emanuele e della figlia Gianna.
Sono inoltre state raccolte in album alcune delle preziose foto del tenente Vittorio Vialli (Cles, 1914 – Bologna, 1983), conservate nel Museo della Resistenza di Bologna, che riuscì a documentare fotograficamente la sua esperienza nei vari campi di concentramento in territorio tedesco e polacco. Le didascalie sono quelle scritte da Vialli.

Come si cita:
Gianna Cascone, Il sottotenente Emanuele Cascone “volontario del Lager”, in archiviodegliiblei.it, Autobiografie e storie di famiglia, online maggio 2019